14 MARZO: svuotiamo il freezer e cantiamo sui balconi
Carissima Špela,
Oggi è andata così. E’ il 5 giorno di questo blog ma è anche il giorno in cui la settimana sta per finire ed è stata la nostra prima in quarantena.
A pranzo ho fatto gli gnocchi di zucca. Avevo della zucca in freezer e l’ho cotta al forno per poi unirla a due uova, semola e sale. Ho riempito la sac à poche e via, dritto in pentola.
Non avevamo la ricotta affumicata ( che è l’abbinamento per eccellenza) così abbiamo messo del formaggio da grattugia. Buono lo stesso.
Nel pomeriggio sono andata a correre fra i campi e le viti. Non grandi cose ma è necessario fare almeno un po’ di outdoor per la salute (mia e dei miei figli). Stavo per fare una strage all’ennesimo: mammaaaaaaa!
Ho fatto 5 km di corsa rigorosamente da sola, per i campi della mia frazione di paese, ho incontrato degli animaletti ( nutrie e caprioli) e sono tornata contenta.
C’è una cosa che ha unito l’Italia in questa giornata (iniziata in realtà già ieri). Alle 18 gli italiani su tutti sui balconi o fuori dalla porta hanno cantato o hanno trasmesso musica. In tutta l’Italia oggi hanno trasmesso la famosa canzone Azzurro di Celentano ma siccome mi sono isolata dal web durante il giorno (altrimenti si impazzisce) io ho trasmesso l’Ombelico del Mondo di Jovanotti. E assieme ai vicini, ognuno dalla sua casa in giardino abbiamo ballato e cantato.
Fra mille dubbi e incertezze, i bambini hanno gradito. Si sono divertiti, spero possa essere un’abitudine che duri anche dopo la quarantena. E’ un modo per unirci, a volte così vicini, così lontani - come scrivevi tu ieri.
I contagi in Italia sono oggi al picco massimo, più di 17.000 ma le persone sembrano ora rispettare di più l’ordinanza. C’è una pseudo pace, tutto sembra ovattato. Non c’è traffico, non c’è più panico. I bambini italiani hanno fatto tutti lo stesso disegno, con l’arcobaleno che sorvola la scritta ANDRA’ TUTTO BENE.
E sarà così, andrà tutto bene ma ora bisogna stringere i denti e aspettare in isolamento. Altrimenti lo sforzo degli infermieri e dei medici sarà invano e alle vittime di oggi se ne aggiungeranno di altre.
Sono troppo cruda nella scrittura? Dovrei allietare, visto che ho un carattere positivo? Si, in parte. Poi però bisogna anche rendersi conto della realtà. Durante il TG1 hanno intervistato il guardiano del cimitero di Bergamo che ha detto di fare turni da 12 ore, mai visto un via-vai di cadaveri così alto. Non possono più accogliere, nemmeno quelli.
Allora, si. Prometto di rimanere positiva, di raccontarti anche momenti belli ma nella trasparenza che ti ho promesso durante queste lettere c’è anche la mia paura e angoscia. E penso spesso, a tutte quelle famiglie che non hanno potuto nemmeno salutare i propri cari perché è stato a loro impedito ogni contatto. E le comprendo benissimo, nella rabbia e nello sgomento.
A domani, raccontami del tuo pane dai!