Contaminiamoci, che fa bene.

Sono tornata ieri da due settimane di vita in montagna per seguire l’ufficio stampa di eventi legati allo sci alpino. Con me il collega Emanuele Deste, giornalista sportivo del Piccolo e mascotte indiscussa dell’Unione Sportiva Camporosso - organizzatore locale.

Sono state due settimane di sveglie all’alba, di scritture convulse, di interviste, di risate, di outing inattesi. Due settimane di interazioni professionali sotto la regia di Valentina Fachin (regista indiscussa delle dinamiche di relazioni internazionali), Damiano Matiz (presidente US Camporosso e ottimo reporter dalla pista), Carlo Spaliviero (fotografo ufficiale della Coppa Europa per US Camporosso ( che si è dimostrato velocissimo nella consegna ma puntuale nel giudicare la mia scrivania del Mac come una cosa mai vista in vita sua), Devan Cesar a garanzia di un sito aggiornato in tempo reale, Tiziano Gualtieri, speaker dalla pista e speaker agli eventi di premiazione, tutti i volontari di US Camporosso che hanno lavorato con entusiasmo e schiettezza.

Sono state, però, anche due settimane in cui ho avuto la prova, ancora una volta, che la contaminazione è il mio leitmotiv. Contaminare settori apparentemente lontani e incrociare le conoscenze è stato molto faticoso ma bellissimo: in questo caso ho unito il Cibo ed il Vino con lo Sci. Il risultato è stato Food for Skiers, un progetto in cui US Camporosso ci ha creduto sin da subito.

In un fantastico paniere di nomi altisonanti abbiamo così potuto mixare Matteo Metullio, Davide de Pra, PromoTurismo FVG, Wim Russel, Janez Dekleva, i capitani di 16 nazioni di sci mondiali e tanti altri amanti del cibo e del vino. Per un risultato che ha acculturato entrambi gli schieramenti scoprendo passioni che, incrociandosi, si sono riaccese.

Un progetto di spessore, per non dir valore che oramai sta diventano un termine così abusato da fargli perdere il suo potere. Un progetto al servizio di un territorio da scoprire, anche attraverso grandi interpreti che in apparenza, ma solo in apparenza, nulla hanno a che fare con una Discesa Libera sulla Pista del Canin.

Il risultato?

Un box che è partito verso 16 nazioni differenti con i migliori prodotti della nostra terra, con una splendida bottiglia di vino e con la barretta energetica con crema spalmabile alla nocciola firmata da due chef bistellati.

E in ultimo, ma non per importanza: il prossimo anno abbiamo due lisciatori VIP che poi si metteranno ai fornelli (COVID permettendo) per gestire una strepitosa cena Food for Skiers per le delegazioni.

Vero Matteo e Davide?