13 MARZO: programmi per il futuro e cornicette
Cara Špela,
oggi ti ho sentita proprio attiva nel dissuadere i tuoi concittadini a uscire, a non far di tutta questa vicenda un problema sottovalutato.
Hai ragione, sai? Oggi sono morte 250 persone in Italia e siamo ancora lontani dal picco. Bisogna stare in casa, che ci piaccia o meno. Infondo chi è in prima linea, i medici e gli infermieri, devono avere il nostro aiuto e l’unico, per ora che possiamo dargli, è starcene a casa per evitare ulteriori contagi.
Mi hai chiesto di parlarti di positività: ti vorrei parlare di due cose che mi hanno inorgoglito e toccato:
La raccolta fondi per i reparti di rianimazione portata avanti da Chiara Ferragni e da Fedez. Possono piacere o meno ma hanno raccolto in due giorni quasi 4 milioni di Euro e questo attraverso GoFundMe. La più alta somma raccolta in Europa attraverso questa piattaforma. Pensaci, magari per la Slovenia potremmo fare subito qualcosa e aprirne una prima che la crisi ospedaliera vi investa.
La seconda è stata commovente. Oggi, alle 18 tutti si sono affacciati sul balcone o giardino di casa e hanno cantato, hanno acceso la radio, hanno trasmesso musica. Ho sentito l’inno d’Italia, ho sentito i vicini che cantavano in spagnolo (bravissimi) e mi sono commossa. Sembravamo tutti uniti da un unico comun denominatore: la speranza di arrivare in fondo a questo tunnel.
Come ti ho accennato oggi, ho fatto leggere il blog ai miei figli. A Gaia è piaciuto ( è l’unica a leggere sia l’italiano che lo sloveno) ed Ester ha fatto questa cornicetta per noi.
Le cornicette sono la sua passione in questi giorni di “reclusione”: le guarda sul tablet e poi le disegna su un quaderno a quadretti. Ne ha fatto 15 solo oggi!
Mark invece sta giocando tanto con il pallone, fuori, in cortile. Oggi ne ha trovato un altro, quando mio marito sistemava il garage cercando della pittura per la casa. Sai che abbiamo deciso di pitturare settimana prossima? Ho comprato oggi su Amazon il colore, voglio guardare oltre. Voglio preparare la casa alla ripresa!
Nel pomeriggio ho fatto anche due passi con Gaia, in natura. Non c’era nessuno in mezzo ai campi, non ti racconto delle avventure ma è stato un bel modo per prendere aria e staccare. Abbiamo fatto anche 2 videochiamate alla mamma, così ha virtualmente camminato con noi. Mi ha detto che ha fatto il pan brioche. , peccato noi non potremo mangiarlo. Ovviamente, ha aggiunto, se le viene bene, appena la raggiungiamo ripeterà l’operazione.
Ho anche sentito un ragazzo a Ginevra, Brian. Mi dice che la psicosi è scattata pure li svaligiando, IN MASSA, i supermercati. Gli ho detto che secondo me, di fame non morirà nessuno, mentre le cose serie sono rischiare la vita e prendere il virus andando a comprare in maniera compulsiva la spesa.
Ti voglio lasciare con la preghiera di continuare a lavorare come stai facendo, informando le persone, cercando di renderle responsabili senza panico ma scientificamente e con tantissima consapevolezza e senso civico.
Io ti supporterò, per quanto da qui mi sarà possibile.