11 MARZO: quando non vorresti fare il tuo lavoro
Cara Špela,
ieri mi hai chiesto di darti dei consigli. Purtroppo oggi è una giornataccia.
Stamattina mi ha chiamato un cliente e mi ha detto di scrivere l’ultimo saluto al suo mentore, morto ieri. Gli ho chiesto se hanno riscontrato il corona virus e mi ha detto: “Non chiedermelo.” Mi ha colpito molto tanto che ho fatto una chiamata, ad una mia amica, cercando di convincerla a non andare più a lavoro e chiedere il congedo parentale. Spero tanto mi ascolti.
Ho cercato di passare una giornata in isolamento, anche da quello mediatico perché altrimenti la testa non stacca e siamo costantemente li a discutere e ipotizzare. Ho preso uno alla volta i bambini e siamo andati a camminare. Il sistema della camminata 1:1 funziona. Sembrano degli angioletti. Ogni tanto mi chiedono di rispiegare loro il corona virus, sanno che è qualcosa di grave perché non andare a scuola è un fatto eccezionale. Le maestre hanno inviato dei video di bambini che spiegano ad altri bambini il virus ma il sistema online learning ancora non funziona.
Per i bambini era molto interessante imparare a lavarsi le mani: io non ho mai detto a loro di strofinare sotto le unghie, dove, a quanto sembra, si annida di più lo sporco e c’è più possibilità ci sia anche il virus e poi nel video il bambino invita a cantare due volte “Tanti auguri a te” mentre lo si fa. Così il tempo dovrebbe essere sufficiente. Oggi avrò sentito quella canzone almeno 15 volte!!! Devo cambiare disco…
Molti presidenti delle regioni italiane hanno chiesto la chiusura totale del sistema paese: aperte solo farmacie e supermercati. Ed è proprio nel Despar del mio paese che lavora la mia vicina di casa che mi ha detto che la gente è in preda al panico: acquista in quantità industriale cose che sicuramente non consumerà.
Per uscire di casa ci vuole l’autocertificazione che giustifichi il motivo dell’uscita. Ci sono le pattuglie un po’ ovunque.
Špela, è surreale. Oggi ho visto anche morire un capriolo, davanti ai miei occhi. Il che non centra nulla con il corona virus, ovviamente, ma la cosa ci ha scioccato.
Tornata a casa ho fatto un pan di Spagna con Ester che ha programmato la sua torta tutto il giorno e alla fine indovina? E’ venuta niente male, con tantissimo margine di miglioramento ma tutto sommato è piaciuta.
Siccome domani mio marito va a lavoro e ha il permesso di uscire, i miei figli gli hanno fatto la lista della spesa:
nutella
cioccolato
uova
yogurt
shampo
regalini
Direi che la devo rivedere per evitare il peggio!
Ti direi, come consiglio, di farti la lista delle persone che avranno bisogno del tuo aiuto: anziani, soli, amici, etc. Avranno bisogno soprattutto di sentirsi meno soli, magari con una videochiamata e di ricevere la spesa a domicilio, comprese le medicine. Ricordati però che il virus resiste per alcune ore anche sugli oggetti. Te lo dico per quando farai la spesa, usa magari i guanti. E’ una stupidaggine ma lo ripetono in continuazione.
Il secondo consiglio, evita i bagni mediatici: guarda un Tg al giorno, non di più.
Io ne sto guardando uno ora che parla di pandemia. Quindi tornerò a leggere il mio libro che è meglio…
A domani. e buonanotte.