10 MARZO: isolamento e "pizza scime"

Cara Špela,

mi sembra di essere la tua sorella maggiore che ha già fatto delle esperienze e le vuole condividere per non farti fare i miei stessi errori. Similitudine strana e sconcertante. Siamo due “colleghe”, due mamme, due penne abituate a scrivere per lasciare ai pensieri vie di fuga e ora questa via è indirizzata a te che vivi in Slovenia.

Lo stato dell’arte di oggi, 10 marzo 2020 è che l’Italia è in isolamento, tutti dobbiamo stare a casa per non contagiare altre persone e trasmettere il Corona Virus. Uno per famiglia può andare al supermercato a fare un po’ di spesa. E’ la terza settimana senza scuola dei bambini. Il raggio di movimento è quello del comune di appartenenza, a parte per coloro che hanno motivi lavorativi comprovati.

Mio marito oggi è rimasto a casa e io ho approfittato per lavorare un poco, proiettandomi verso quel bellissimo giorno in cui tutto tornerà alla normalità. Ho sentito alcuni clienti, ho scritto degli articoli, ho programmato, ho sperato.

L’ordinanza ministeriale è chiara: non uscite, non radunatevi, non è uno scherzo. Ci sono, cara Špela, tantissimi morti e il contagio sembra non fermarsi mai. Il problema sono le terapie intensive, già a corto di posti letto e la gente, quella “bella intelligente”, va a sciare! E’ assurdo.

C’è stata una mobilitazione generale per raccogliere i fondi per i reparti di terapia intensiva di vari ospedali. Questa è stata la notizia bella del giorno.

L’Austria e la Slovenia stanno cercando di chiudere le frontiere. Io mi reputo una cittadina mitteleuropea con una figlia che studia a Klagenfurt e una nonna a Postumia. Capisci? Spero vivamente serva a qualcosa.

Lo stato generale è di panico. Se dovessi darti dei consigli, come ho scritto sopra, ti direi di evitare di andare in giro, di comprarti quel che serve (senza allarmismi) per rimanertene a casa ed aspettare che questo momento passi. Ti direi anche di non ascoltare quelli che dicono “c’è troppo panico”, perché, non so in Slovenia, ma in Italia la situazione è grave. Soprattutto per quelli che hanno bisogno di cure ospedaliere.

La mia giornata è stata abbastanza stressante: a parte una mattinata di tranquillità, ho poi avuto un pomeriggio di fuoco con i figli che non sopportandosi a vicenda poi non sopportano manco me.

Siamo andati a camminare fra le vigne ma la pace è durata poco, hanno litigato subito.

Ora farò le treccine ai capelli di Ester, mio marito sta facendo un puzzle con Mark (gli ha comprato uno con di 1000 pezzi così durerà qualche giorno) e Gaia sta studiando (spero) nella sua stanza.

Per cena c’è il pollo per loro, per me andrebbe bene un gin tonic…

Oggi a pranzo ho cucinato la pasta fatta in casa dalla mamma, un bel modo per sentirmi coccolata. E mio marito ha fatto la “pizza scime” abruzzese. Conosci?

A domani, sperando in una serata mite…

klementina koren